La tv nelle RSA?
Sì, ma usata con immagini e suoni di natura per preservare il benessere degli anziani.
Testimonianza di Cristina Buso e Serena Rosi, educatrici APSP Giovanelli, Tesero (TN).
Il benessere degli anziani a Tesero passa anche dalla tv, ma da un canale speciale: il Canale Relax di Alamar Life che, durante la pandemia, ha aiutato gli anziani della struttura a mantenere un buon livello di rilassamento e una buona qualità di vita, nonostante tutto.
Il Canale Relax di Alamar Life è stato attivato nel 2019 e viene quotidianamente utilizzato per migliorare la qualità di vita di anziani e operatori. Si tratta di uno strumento che offre ogni giorno una programmazione costante di immagini e suoni della natura.
«Abbiamo cercato un’alternativa che fornisse serenità e tranquillità, che creasse appunto un ambiente volto al benessere degli anziani, e che permettesse la convivenza serena di residenti con patologie differenti (dall’Alzheimer, alla depressione, alle patologie psichiatriche).
Sicuramente il primo risultato è stato quello di ridurre tutti i rumori e gli elementi disturbanti. E come conseguenza di ciò, di ridurre i cosiddetti “disturbi del comportamento”.
Altro effetto positivo: le persone erano più orientate e rivolte con attenzione verso qualcosa. Anche a livello fisico alcune di loro hanno sentito dei miglioramenti: una signora ospite ha per esempio confermato di non avere più il consueto mal di testa da quando nel salone erano state introdotte queste immagini e suoni rilassanti.
Anche gli operatori sono stati agevolati nel loro lavoro. Le proiezioni del Canale Relax riescono a dare un ritmo al lavoro di cura, che è lento e delicato. Le immagini di natura stimolano l’operatore a metterci veramente più cura e a sintonizzarsi sui tempi di alcuni anziani. Questo rallentare si percepisce in tantissime azioni della quotidianità: si vede di più, si ascolta di più, si sente di più… questo forse è il più grosso cambiamento che lo strumento ha portato.
Nella serenità, di fronte a un bosco, a un fiore, o ad altre immagini, sono cominciati anche a riaffiorare i ricordi. Oppure le persone cominciavano a cantare, o ricordavano una filastrocca. Il clima ha influenzato i famigliari stessi. Per esempio, si era formato un gruppo di parenti che la sera faceva cantare gli ospiti dopo la cena, davanti alle immagini. Si era creata quella tranquillità che consentiva la conversazione.
Ultimo, ma non meno importante, il senso di bellezza che questi quadri di natura hanno saputo creare in struttura. Si sa che la qualità di vita è data anche dalla cura e dalla bellezza degli ambienti. E i quadri che vengono proiettati sono veramente bellissimi, non sono mai gli stessi e creano anche esteticamente un ambiente piacevole in cui stare. In questo modo si ha molto più idea di accoglienza».
Le cose per noi sono cambiate decisamente a novembre 2020, quando di fatto è entrato il virus in struttura. A quel punto sì, gli anziani erano isolati nelle camere e i positivi al virus venivano spostati di piano.
Va detto che sempre questo strumento di Alamar Life ci ha aiutati. Abbiamo usato spesso questi quadri di natura come sfondo durante le video-chiamate con i parenti o per le foto che inviavamo loro.
Detto così sembra poco, ma vi assicuriamo che in un momento in cui i parenti non vedevano gli anziani da molto tempo, e in cui tutti erano preoccupati (anche di vedere gli effetti fisici del covid sulle persone care), avere una cornice di bellezza ha aiutato tanto ad acquietare gli animi.
Quando abbiamo ricominciato a fare le telefonate in modo protetto anche lo sfondo era importante: contribuiva a ridare la sensazione che ci stavamo riprendendo. In un momento così difficile anche quella piccola sensazione di gioia e di bellezza ha aiutato tanto».
A volte ci sono progetti “fantasmagorici”, che sono molto impegnativi, anche a livello economico, che chiedono alle Case di riposo risorse che ormai non hanno più.
Però esistono dei mezzi e il Canale Relax è uno di questi. È facilmente fruibile e installabile, non ha costi esagerati e rientra in questo progetto di benessere.
Il nostro è un lavoro che ha come priorità il benessere, ovvero la persona. Questo è ciò che conta e non possiamo permettere alla pandemia di farcelo dimenticare.»