Dott.ssa Maria Rita Di Gioia, Psicoterapeuta APSP Vannetti, Rovereto (TN).
“I video riescono quasi sempre a fermare la tendenza di alcuni residenti a vagare senza meta. Nei suoni e nelle immagini riescono a “sentire” qualcosa che li attrae e li rassicura. Un luogo dove potersi fermare e forse ritrovare un po’ di pace. Alcuni di loro si assopiscono e si riposano serenamente.
Anche dopo alcune attività si è proposto un momento di “decompressione” con i video Experience Nature, sempre con ottimi risultati.”
“Dopo pranzo Anna, una signora sempre molto agitata, piange quasi tutto il giorno, richiede continua presenza degli operatori, chiama la mamma, urla, non dorme la notte…, era molto più agitata del solito. Decido di mettere il video con i fiori di lavanda e portarla nella stanza.
Anna entra, si siede, alzo il volume per fare in modo che il canto degli uccelli sia più alto dei suoi lamenti. Lei, attratta dal canto, ogni tanto alza la testa e fissa le immagini di lavanda. Nel giro di 3 minuti non di più, Anna lentamente smette di piangere, il suo volto si distende, il suo umore cambia completamente da angosciato a spensierato. Si alza e insieme alla psicologa volontaria va in giro per il nucleo, salutando serenamente ogni persona che incontrano! È rimasta tranquilla per circa un’ora e mezza.
Sto utilizzando i video in modo così terapeutico da poco e non mi aspettavo una reazione così repentina e profonda.
Quello che più balza agli occhi è che i video sembrano davvero essere un ottimo strumento per permettere a queste persone di far riaffiorare i loro ricordi più cari.
I risultati più straordinari li ho ottenuti con i video sui paesaggi invernali. La neve è una componente della natura con cui i miei residenti sono stati molto a contatto, gli appartiene proprio.
Ho coinvolto diversi residenti (6-7) e diverse sono state le loro reazioni, ma tutte incredibili. Molti i ricordi che sono riaffiorati: le camminate nella neve con i piedi bagnati, la slitta costruita a casa con il legno ed il ferro, il papà che portava una residente sulle spalle a scuola per chilometri per non farle bagnare i piedi e mentre lo racconta appare visibilmente emozionata, i primi scarponi sempre fatti a mano dal padre per poter tenere più caldi e asciutti i piedi… Quando ho chiesto: “cosa ti ricorda la neve?” mi sono sentita rispondere ”la vita!”.
Incredibile è stato il ricordo emerso dal cuore della signora Rosa, che ha raccontato, mentre guardava il video dei boschi autunnali, quando a 13 anni portava il latte a piedi dalla località di montagna dove viveva fino a Rovereto. Faceva tanta fatica e, ad un certo punto, ha detto il nome della famiglia cui portava il latte. Con sorpresa il marito di una residente, appena arrivata nel nucleo, ha detto: “ma quella famiglia era la mia, mi ricordo di te giovane che portavi il latte a casa nostra”. Hanno iniziato a parlare e la residente ricordava anche che il vicino di casa era un meccanico, il marito confermava tutto, guardandola stupito per la sua memoria. Rimasi sorpresa quanto lui per la precisione e la vividezza di quel ricordo.
Altra nota importante è l’effetto che i video hanno avuto sui familiari, molti di loro si fermano con il proprio caro a guardarli. emozionandosi e condividendo tra di loro alcuni ricordi e/o le sensazioni che provano in quel momento.
I ricordi che loro stessi raccontano grazie all’immersione nella natura mi ha permesso di perfezionare le loro biografie. Inoltre, oltre ad attivare i ricordi più cari, a risvegliare quindi la loro anima, ho potuto offrire loro una tisana calda, trasformando il momento “tecnico” dell’idratazione in un momento di “socializzazione”.
Dott.ssa Maria Rita Di Gioia, Psicoterapeuta APSP C. Vannetti, Rovereto (TN)